Loricati in abito bianco

Loricati in abito bianco
Loricati su Serra Crispo

giovedì 26 luglio 2012

In Catalunya - Costa Brava, da Roses a Cadaquès


Il tratto di costa iniziale
Questa doveva essere una tappa marittima di defaticamento e alleggerimento, invece alla fine abbiamo fatto 20km ed 800 mt di dislivello. Tutti di gran soddisfazione!

Partiamo da Roses ed entriamo dopo poco in una zona non intaccata dal turismo.
Questo tratto di costa era stato dichiarato zona militare e dotato di fortificazioni ai tempi del dittatore Franco.

Ciò ha consentito di mantenere lontane dalle grinfie del mercato immobiliare (poi finito in bolla con le conseguenze ben note) una bella fetta di costa. 








Ci siamo quindi risparmiati il triste spettacolo (toccato con mano a Lanzarote) di ampi tratti di costa devastati e poi abbandonati a se stessi, con migliaia di case invendute e lasciate a disgregarsi e marcire al sole (nessuno fa più manutenzione e le società costruttrici sono fallite).


Il percorso va su e giù dalla costa, tra pini, e macchie di lentischi, rosmarino, timo e i tanti profumi della macchia costiera mediterranea.

Ricorda le cinque terre, la costiera amalfitana o di Maratea. La differenza è che, per diversi chilometri, non si vedono costruzioni.

L'ultimo tratto di macchia prima di Cadaquès



Facciamo un primo bagno tonificante in una caletta, passiamo per la Cala Montjoi, sede del celeberrimo santuario culinario di Ferran Adrià.

Risaliamo un successivo tratto di costa fino raggiungere un promontorio con una torre di avvistamento.








Da qui scendiamo a una alla baia, dove approfittiamo per un secondo bagno con ristoro.

C’è una caratteristica sorgente di fresca acqua dolce che sgorga direttamente dalla montagna a meno di un metro dal livello del mare.

Per approvvigionarsi si toglie un tappo di sughero, che fa si che l'acqua non si disperda. 




Cadaquès in vista
Neanche qui c'è l'invasione di ombrelloni a pagamento, la spiaggia è a disposizione di tutti.
L'ultima risalita è duretta, si deve quindi attraversare una macchia notevolmente ostica, con tante piante poco 'amichevoli'.

Il nostro esperto del posto sguscia tra questi cespugli a caccia del percorso migliore con l'agilità di un cinghialetto (anche se poi porterà i segni delle “carezze” della vegetazione). 





Le ultime difficoltà fanno ancora di più apprezzare l'uscita in vista di Cadaquès, regno di Salvador Dalì.

Ci sono delle baie assolutamente spettacolari, non si vorrebbe più andar via. Invece c'è solo tempo per un ultimo bagno frettoloso perché dobbiamo raggiungere un'altra meraviglia architettonica a mille metri d'altezza sul mare. 





San Père de Rodes

Saliamo al monastero di Sant Père de Rodes e restiamo bocca aperta nel vedere le soluzioni costruttive usate, le colonne corinzie (romane?) che sostengono la navata della chiesa e l’imponenza della struttura.


Il tutto condito con aneddoti, leggende e storie locali del nostro ineffabile accompagnatore.





Nel monastero



Le particolari colonne

Le imponenti strutture murarie
Concludiamo con una degustazione in una cantina, dove assaggiamo oli e vini locali. Tutto delizioso.

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